Elena Gramegna
Verità è l’uomo e non la ragione astratta, verità è la vita e non il pensiero che resta sulla carta e trova nella carta l’esistenza che gli si addice.
Il protagonista del Chi l’ha detto? è Ludwig Feuerbach, rappresentante della sinistra; egli ritiene che la religione sia un processo con il quale l’uomo proietta fuori e lontano da sé attributi e caratteristiche che appartengono alla stessa essenza umana.
Feuerbach nasce nel 1804 in Baviera, studia teologia a Heidelberg e a Berlino, invece, ascolta le lezioni di Hegel. Presto, però, sorgeranno in lui dei dubbi e allora, nel 1830, scrive il saggio Pensieri sulla morte e l’immortalità, con il quale prende una posizione contro la destra hegeliana, cioè contro i vecchi seguaci di Hegel che vogliono rimanere fedeli al pensiero del maestro.
In questo saggio l’immortalità è negata per il singolo individuo ma è ammessa solamente per l’intera umanità. Questo scritto interrompe la sua carriera accademica, anche se, nel 1848, viene ancora invitato a Heidelberg da un gruppo di studenti progressisti per tenere un corso ed è in questa occasione che Feuerbach svolge le Lezioni sull’essenza della religione, pubblicate poi qualche anno dopo.
Feuerbach visse sempre appartato e in miseria e morì, dimenticato da tutti, nel 1872 a Rechenberg.