Alberto Valente
Ho una mutanda
Me la porto in branda
Ho una mutanda
Chiazzata come un panda
Macchiata dai dosaggi
Sdrumata dai lavaggi
Ohi ohi ohi ohiohiohiò
Senza mutanda come farò
Ohi ohi ohi ohiohiohiò
Senza mutanda nudo starò
È questa mutanda
È con me da tempo
Me la son sfilata
Quando ero contento
Me la son rimesso
Triste alla mattina
Quando se ne andava
Triste la mia Gina
Ohi ohi ohi ohiohiohiò
Senza mutanda come farò
Ohi ohi ohi ohiohiohiò
Senza mutanda nudo starò
Dopo la mia Gina
Altre son venute
Altre hanno sfilato
Altre son cadute
Le lacrime perdute
Le lacrime asciugate
Con la mia mutanda
Ch’era della Standa
Ohi ohi ohi ohiohiohiò
Senza mutanda come farò
Ohi ohi ohi ohiohiohiò
Senza mutanda nudo starò
Poi venne la Sandra
Occhi da pantera
Unghie d’animale
Mantide letale
Nella notte nera
Nella notte in branda
Tra morsi urla e graffi
Mi stracciò la mutanda
Ohi ohi ohi ohiohiohò
Senza mutanda come farò
Ohi ohi ohi ohiohiohiò
Senza mutanda nudo starò
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oh sommo poeta che la fama tua si spanda
in ogni dove, in ogni sperduta landa
anche nel mio rione senese di Fontebranda
ma perché no anche in Uganda
o in Olanda
e anche in quel paese dove ogni tanto qualcuno ti manda
si sparga ovunque la tua poetica sarabanda