Frontera. 13° episodio: acqua sporca

Valente – Smedile


Sono il mio umore, il pianto dell’universo che non ha pace.

Basta una lacrima a dilatare contorni duri come il cemento, reali come le case in cui viviamo.

Mi riconosco dietro la finestra della fortezza che mi ha precluso il mondo. Prigioniera di un futuro che non avverrà.

Rigagnoli di acqua sporca scorreranno sui miei seni abbandonati e sfatti per l’usura.

Oggi sono tutto; domani, niente. Oggi sono viva; domani, una delle tante violate oltre ogni misura.

Fermare il tempo. Innamorarmi ancora, non essere il piacere di qualcuno che mi domina.

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