Andrea Cangeri e Ástrid Jaimen (illustrazioni)
Di fronte all’oceano che gli bloccava il passo, Alessandro Magno guardava il sole che tramontava lentamente alla fine del mondo. Il sole che ogni giorno versava il suo sangue sull’orizzonte, però non si fermava né deviava mai. E alla fine entrava nel mare.
Presto si fece buio. Alcuni soldati guardarono da lontano la figura immobile del generale, debolmente illuminata dalla luce lampeggiante dei falò, finché la notte e il sonno la inghiottirono.
L’accampamento si destò in un’alba fumosa, tra nitriti, grida e risa, perché per un soldato sopravvivere nella guerra non dipende solo dalle armi, ma anche dal buonumore.
Guardarono verso il mare e lo videro, in groppa a Bucefalo, esattamente dove lo avevano lasciato la notte prima, guardando l’oceano. Aspettandoli.
continua