Alessandro Barella
Qualche anno fa, mentre cercavo qualche cosa da scoltare saltando da una stazione radio all’altra, mi imbattei casualmente in una trasmissione su Radio Maria che catturò la mia attenzione: «la bestemmia è un peccato gravissimo», predicava la voce dagli altoparlanti della macchina. Oh, vediamo un po’ se nella dottrina ufficiale è riconosciuto come peccato qualcosa che non sospettavo nemmeno lontanamente, pensai in preda a una sincera curiosità scientifica. «L’omicidio è un peccato gravissimo», continuava intanto la voce. Oddio, l’omicidio messo sullo stesso piano della bestemmia… il mio spirito laico si ribellava a un’idea del genere ma, alla fin fine, magari in una interpretazione rigorosa della dottrina ci può anche stare. «La masturbazione è un peccato gravissimo», continuò la voce; e qui smisi di ascoltare, perché ero troppo assorto nei miei pensieri. continua